STORIA
Tipologia locale, presente fin dal 1800. Era considerata una specie selvatica nota come Zafferano Selvatico del Conero.
La sua coltivazione venne intrapresa per la crescente richiesta dovuta al suo utilizzo nella tradizionale ricetta del Brodetto Portorecanatese. Il cartamo infatti dava gusto e colore al piatto come una sorta di succedaneo del ben più costoso zafferano.
UTILIZZI GASTRONOMICI
Si usa per colorare e aromatizzare i piatti, specialmente per il locale brodetto di pesce. Inoltre è sempre più frequente l’uso dell’olio estratto dai semi impiegato dall’industria farmaceutica o come integratore alimentare.
DESCRIZIONE MORFOLOGICA
Forma di crescita della pianta: determinata
Portamento: eretto
Altezza della pianta: 80 cm
Periodo di semina: prima decade di aprile
Tipo di semina: postarella
Infiorescenza: capolino contenente 80-100 fiori
Fori: ermafroditi
Impollinazione: entomofila
Periodo fioritura: seconda-terza decade di giugno
Frutto: achenio
Semi: acheni di color crema con pericarpo liscio e allungato
Suscettibilità o resistenza alle fitopatie: nessuna particolare sensibilità rilevata