STORIA
Diffuso nella zona della Vallesina su terreni privi di pendenze eccessive, in zone fresche, intorno a 200 metri di altezza.
Questa varietà vanta una storia plurisecolare e il suo consumo è documentato anche in alcuni scritti del 700. La forma è compatta ed ellissoidale, con un colore di fondo verde con sfumature violacee. Dal gusto non eccessivamente amaro è adatto anche al consumo crudo in insalata.
UTILIZZI GASTRONOMICI
Il carciofo novello può essere consumato crudo, è ottimo accompagnato ai formaggi. Cotto in zuppe, tortini, fritti, ripieni o alla brace. I carciofi più piccoli sono ottimi sottolio mentre con le foglie si possono realizzare ottimi decotti o vini depurativi.
DESCRIZIONE MORFOLOGICA
Portamento: assurgente
Altezza della pianta: 35-45 cm
Diametro pianta: 160 cm
Lunghezza foglie: 60-80 cm
Foglie: pennatosette
Capolino: inerme, compatto, ellissoidale
Peso medio capolino centrale: 150 gr
Peso medio capolino primo ordine: 80 gr
Peso medio capolino secondo ordine: 64 gr
Peso medio capolino avventizio: 61 gr
Periodo di trapianto: ottobre o febbraio
Tipo di trapianto: carducci
Infiorescenza: capolino o calapide
Fiori: ermafroditi, tubulosi, proterandri
Impollinazione: entomolfila
Periodo di fioritura: seconda decade di aprile
Frutto: achenio
Durata della produzione: 30 giorni
Suscettibilità o resistenza alle fitopatie: suscettibilità afidi e oidio