STORIA
La specie, originaria dell’America Latina, è stata introdotta in questa zona dell’Appennino intorno agli anni trenta.
Insieme ad altre tipologie coltivate localmente ha costituito nel corso degli anni una delle principali fonti alimentari per la popolazione dell’alta valle del Chienti. Si adatta perfettamente ai terreni sciolti in quota e si raccoglie da fine agosto fino alle prime gelate. Infine si presta ad essere conservato secco e consumato nei mesi invernali.
UTILIZZI GASTRONOMICI
Si consumano tradizionalmente lessati con olio e pepe o in zuppa insieme alle patate o con la pasta. Ottimi anche in umido con la salsiccia o la cipolla.
DESCRIZIONE MORFOLOGICA
Forma di crescita della pianta: determinata
Portamento: pianta nana
Altezza della pianta: 40 - 50 cm
Foglia: cordata
Periodo di semina: aprile – maggio
Tipo di semina: postarella
Germinazione: epigea
Colore fiori: bianco
Periodo fioritura: giugno
Frutto: legume di piccola taglia, reniforme
Colore del frutto: bianco avorio con screziature regolari più scure
Periodo di maturazione seme ceroso: luglio
Periodo di maturazione seme secco: agosto
Durata della produzione: da luglio a novembre
Produzione seme secco: 90 – 100 gr a pianta
Colore dei baccelli: giallo a maturazione
Forma dei baccelli: a mezzaluna
Peso 100 semi: 60-65 gr
Conservazione del seme: secco
Germinabilità del seme: 80%
Suscettibilità o resistenza alle fitopatie: suscettibilità antracnosi, ruggine e tonchio