STORIA
L’area di diffusione della Fava di Fratte Rosa è quella intorno all’omonimo paese situato tra le valli del Metauro e del Cesano a circa 400 metri di quota in provincia di Pesaro e Urbino.
La zona è caratterizzata da terreni argillosi chiamati lubachi,molto adatti alla coltivazione delle leguminose. Il tempo e le particolari condizioni del terreno hanno portato alla selezione di un particolare tipo di fava, frutto anche di incroci col favino, caratterizzata da un’eccezionale dolcezza e tenerezza del grano anche in piena maturazione. Da sempre è stata uno degli alimenti principali dei contadini della zona e non mancava mai nelle tavole, specialmente in quelle dei ceti più poveri che proprio grazie ad essa hanno soddisfatto per generazioni il loro bisogni alimentari. Dal dopoguerra con il cambiamento della società e dell’alimentazione la produzione di fava è andata via via calando in favore di coltivazioni più economicamente redditizie. Oggi però la sua coltivazione è ripresa anche grazie al lavoro del C.R.A. di Monsampolo del Tronto che si è impegnato per la valorizzazione di questo prodotto e dei suoi derivati.
UTILIZZI GASTRONOMICI
Tradizionalmente la farina delle fave era utilizzata nel paese per la preparazione dei “Tacconi” una pasta a base di farina di grano e farina di fave appunto. Il nome deriva dalla forma che tradizionalmente assomigliava ad un grosso ritagli di tacco di scarpa. Sempre nella tradizione contadina vengono mangiate fresche in accompagnamento al formaggio pecorino. Si possono cucina in padella con olio ed erbe o “in porchetta” con aggiunta di finocchio selvatico. Sono ottime anche trasformate in purea.
DESCRIZIONE MORFOLOGICA
Forma di crescita della pianta: sviluppo determinato con 6-7 rami produttivi
Portamento: pianta a fusto eretto tetragono
Altezza pianta: 75 centimetri
Foglie: foglia composta paripennata rappresentata da foglioline ellittiche
Periodo di semina: prima decade di ottobre
Tipo di semina: buche
Distanza di Semina: 70 cm
Infiorescenza: a grappoli ascellari
Fiori: bianchi con ali macchiate di nero
Impollinazione: entomofila, rara, prevalentemente autogamia
Periodo di fioritura: fine marzo – prima decade di aprile
Frutto: legume meno voluminoso delle altre varietà, verde allo stato fresco, nero e coriaceo a maturità, lunghezza media 20 cm con 3-4 semi di media
Periodo di maturazione del seme ceroso: prima decade di maggio
Periodo di maturazione del seme secco: ultima decade di maggio, prima decade di giugno
Durata della produzione: 20 giorni
Produzione seme secco: 30-40 q.li/ha
Seme: grossi, 3-4 per baccello, peso 1000 semi 2450g
Contenuto proteico %: 5g/100g di prodotto fresco
Conservazione del seme: secco
Germinabilità del seme: 85-90%
Suscettibilità o resistenza alle fitopatie: sensibilità alla ruggine e agli afidi