STORIA
Ha un’origine molto antica e la sua provenienza è medio orientale, conosciuta e apprezzata già dai Greci col nome di lathiros e dai Romani che la chiamavano cicercula.
Tra le varietà conosciute nel centro Italia quella giallognola ha le migliori caratteristiche organolettiche. Quasi dimenticata per un lungo periodo è stata recuperata grazie all’impegno di alcuni agricoltori. Nella zona di Serra de’ Conti si è imposta una tipologia particolare con una forma piatta e spigolosa e colori che vanno dal grigio, al giallo fino al marrone maculato, una buccia poco coriacea e un gusto meno amaro di altri tipi. Non necessita di tempi lunghi di ammollo e per la cottura occorrono circa 40 minuti.
UTILIZZI GASTRONOMICI
Si può consumare in zuppe o in umido come contorno. Ottima ridotta in purea e accompagnata con un filo d’olio corposo e crostini di pane.
DESCRIZIONE MORFOLOGICA
Forma di crescita della pianta: indeterminata
Portamento: prostrato ascendente, suscettibile ad allettamento
Altezza della pianta: tra i 10 cm e i 40 cm
Foglie: di forma lineare strette e lunghe
Periodo di semina: tra il 15 marzo e il 15 aprile
Tipo di semina: a file
Distanza di semina: tra i 15 cm e i 40 cm
Fiori: ascellari, prevalentemente bianchi
Impollinazione: prevalentemente allogama
Periodo di fioritura: seconda metà di maggio
Frutto: legume contenente dai 2 ai 5 semi
Periodo di maturazione del seme ceroso: difficile da definire per la scalarità della maturazione
Periodo di maturazione del seme secco: scalar, dipendente dal clima
Produzione del seme secco: dai 10 ai 25 q.li/ha
Seme: di dimensioni medio piccole, di forma schiacciata con spigoli più o meno evidenti
Peso 100 semi: dai 22,54 g, ai 23,35g
Colore: giallognolo grigiastro con sfumature marroni
Contenuto proteico: 25-27%
Suscettibilità o resistenza alle fitopatie: suscettibile al tonchio