STORIA
Si tratta di una varietà di mais da polenta tipico del maceratese e reperita nei pressi di Treia, da cui prende il nome e dove è tutt'oggi piuttosto diffusa.
Molto diffusa in passato questa coltivazione si è poi persa per arrivo sul mercato di varietà più produttive ed è giunta fino a noi solo grazie a piccole coltivazioni domestiche, portate avanti dagli agricoltori più anziani. Celebrata ogni anno nella Sagra della Polenta della frazione di Santa Maria in Selva, rappresenta un legame con le tradizioni contadine locali. Le sue qualità organolettiche ne fanno un prodotto molto apprezzato per aroma e gusto intenso e piacevole e hanno fatto sì che la sua coltivazione continuasse fino ai giorni nostri.
UTILIZZI GASTRONOMICI
La farina ottenuta dal Mais Ottofile di Treia si presta per la preparazione della classica polenta marchigiana, accompagnata a sughi della tradizione come ragù rossi o in bianco con salsicce e costine di maiale. Ottima anche dolce in abbinamento alla sapa. Può essere utilizzata anche per realizzare cresce e frittelle dolci.
DESCRIZIONE MORFOLOGICA
Forma di crescita della pianta: determinata
Portamento: eretto
Altezza della pianta: 1,5-2 metri
Foglie: parallelinervie, relativamente larghe, allungate e lanceolate
Periodo di semina: da metà a fine aprile
Tipo di semina: fila
Distanza di semina: 5-6 piante per mq
Infiorescenza: maschile: panicolo terminale; femminile: spiga ascellare
Impollinazione: prevalentemente allogama
Periodo di fioritura: da metà a fine luglio
Periodo di maturazione del seme ceroso: fine agosto, inizio settembre
Periodo di maturazione seme secco: fine settembre
Produzione seme secco: 15-20q.li/ettaro (non irriguo)
Suscettibilità o resistenza alle fitopatie: suscettibile alla piralide
Forma della spiga: cilindro-conica
Ranghi: 8
Tipo di granella: vitrea
Colore del seme: da giallo a rosso
Peso 100 semi: 39,9 grammi