STORIA
Introdotto nella zona di Grottammare dall’agricoltore Natale Rosati che lo aveva prelevato da altre aziende tra Marche e Abruzzo.
Apprezzata fin da subito dal mercato locale questa tipologia si diffuse rapidamente in zona facendo sì che l’azienda potesse continuare la riproduzione di questo peperone fino ai giorni nostri. La sua suscettibilità alle virosi ne fanno una specie a rischio perciò la sua coltivazione avviene in modo protetto all’interno di apposite serre.
UTILIZZI GASTRONOMICI
Si presta ad essere consumato sia crudo che cotto, nella zona di origine è spesso abbinato a piatti di pesce specialmente nel brodetto. La consistenza della buccia ne fanno un ottimo prodotti gratinato o alla griglia. Può essere conservato anche sott’olio.
DESCRIZIONE MORFOLOGICA
Forma di crescita della pianta: sviluppo determinato
Portamento: tutorata
Altezza: 125 – 135 cm
Foglie: alterne, lucide, sia ovate che ellittiche
Fori: ermafroditi, bianchi con corolla formata da 5-6 sepali
Periodo di semina: terza decade di marzo
Tipo di semina: plateau
Periodo di fioritura: terza decade di giugno – prima decade di luglio
Durata della produzione: 50 - 60 giorni
Frutto: parte edule bacca
Suscettibilità o resistenza alle fitopatie: non accertate