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Il Cavallo del Catria

Il Cavallo del Catria è una razza sintetica nata dall’incrocio e successivo meticciamento tra stalloni di Razza Maremmana e French Montagnes e fattrici locali.

Viene allevato nella zona del Monte Catria e del Monte Nerone e nelle aree montane limitrofe.

 

Descrizione della Razza

Il tipico Cavallo del Catria deve avere un profilo fronto-nasale rettilineo, il padiglione auricolare dritto e l’assenza di spazzoloni. Il tipico mantello è morello o baio con possibili pezzature sia sulla testa che sugli arti. Sono accettati nella classificazione anche animali sauri, chiari, grigi e roani.

La tipologia rispondere al modello meso-brachimorfo per animali da diporto nei quali l’alleggerimento della testa e dell’apparato scheletrico non preclude la produzione di carne, come prodotto succedaneo.


ALLEVATORI

Associazione Cavallo del Catria

Gli allevatori sono riuniti nell’Associazione Cavallo del Catria che raccoglie circa 30 allevatori in tutta la regione concentrati per la maggior parte nell’alto Pesarese. Fanno parte dell’associazione anche il Centro Ippico La Badia di Cantiano e il maneggio La Fossatella di Pergola. Contatti: www.allevatoricavallodelcatria.com

COSA VEDERE

Monte Catria

Il Catria è il principale massiccio montuoso della zona e con i suoi 1701 metri sul livello del mare è la vetta più alta del nord delle Marche. La montagna ha rivestivo fin dall’antichità un ruolo fondamentale per le popolazioni della zona che alle sue pendici hanno costruito templi pagani prima e poi eremo e monasteri. Anche Dante Alighieri nomina il monte nel XXI Canto del Paradiso. Oggi il Catria è un’importante meta turistica in tutte le stagioni. In primavera e in estate è possibile percorrere i suoi sentieri sia a piedi che in bicicletta o anche a cavallo e avventurarsi nei boschi o magari raggiungere la cima sormontata dall’enorme croce. Da qui il panorama spazia a 360 verso la costa Adriatica o fino a raggiungere le valli Umbre e la Toscana. Lungo i sentieri sono soventi gli incontri con i cavalli al pascolo o le mucche che placidamente percorrono i prati in quota. Le salite del Catria sono diventate celebri anche tra i cicloamatori e affrontate anche durante alcune impegnative tappe al Giro d’Italia. Nella stagione invernale invece è attiva la stazione sciistica con circa 9 km di piste e moderni impianti di risalita, mentre per gli amanti dello sci di fondo l’anello del Monte Acuto offre un percorso decisamente panoramico.

COSA VEDERE

Monte Nerone

Il monte Nerone, con i suoi 1525 metri di altezza non è sicuramente tra i rilievi più alti della regione ma è sicuramente tra le montagne più interessanti per la sua conformazione geologica e il panorama che offre. Il suo nome, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non ha nulla a che vedere con l'imperatore che bruciò Roma. Le leggende infatti parlano di altri due personaggi che potrebbero aver dato il nome alla montagna: il Console Gaio Giulio Nerone che avrebbe combattuto i Galli fin sulla vetta oppure un certo Domizio Nerone che si sarebbe rifugiato qui per sfuggire al dio Giove che poi finì per ucciderlo comunque con un fulmine. Più probabilmente il nome sarebbe la derivazione del termine Umbro "Ner" che significava forte o dall'ancestrale Nahar che stava ad indicare un fiume. L'acqua che sgorga alle sue pendici infatti ha plasmato fortemente la montagna creando strette gole, archi naturali e tantissime grotte che rendono particolarmente interessante l'area per gli appassionati di speleologia che quasi ogni anno scoprono nuovi percorsi sotterranei, per la maggior parte impervi e adatti esclusivamente agli specialisti. Per chi invece va alla ricerca di percorsi all'aria aperta il Monte Nerone offre innumerevoli sentieri che conducono a cascate, archi naturali o piccoli eremi. Se invece si vuol raggiungere la vetta lo si può fare a piedi o tramite la comoda strada asfaltata che sale dal paesino di Serravalle Carda e raggiunge prima un piccolo impianto sciistico e poi s'inerpica fin sulla vetta dove sono posizionate le antenne televisive. Nella zona in caso di neve è possibile percorrere anche numerosi itinerari con le ciaspole godendo di scenari spettacolari. Dalla cima del Monte Nerone infatti si apre un panorama unico che spazia ad est su tutto il centro nord delle Marche e si spinge fino in Romagna mentre ad ovest si può godere di una vista che va dai Monti Sibillini a sud al Subasio, fino al vicino Catria e al lontanissimo ma riconoscibile profilo del Monte Amiata e alla zona di San Sepolcro.

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Le Visciole di Pergola

La coltivazione di Visciole nelle Marche ha origini antichissime. Se ne hanno tracce già in epoca romana ma è nel tardo medioevo e nel rinascimento che questa produzione si diffonde in modo capillare entrando a fare parte di molte ricette. 

Nella zona di Pergola la coltivazione di visciole si diffonde soprattutto per l’abbinamento con il vino. Qui infatti la tradizione prevede la preparazione di una bevanda a base di vino e visciole macerate con aggiunta di zucchero per ottenere un vino dolce, profumato e da dessert che si abbina perfettamente alla biscotteria tradizionale e ai ciambelloni anche con aggiunta  di cioccolato.

Descrizione

Caratteristiche

L’albero della visciola è caratterizzato da media vigoria con portamento espanso ricadente, le foglie sono ellittiche con margine dentato. I fiori sono di colore bianco con con picciolo molto lungo, petali rotondi, stimmi leggermente superiori agli stami. Il frutto ha forma reniforme oblata con un lungo picciolo e una buccia rosso scura tendente al nerastro. Anche la polpa ha colore scuro ed elevata acidità

Coltivazione

Solitamente si coltiva in zone di media e alta collina su terreni poveri e non irrigui. Viene lasciata a forma libera senza effettuare potature se non il diradamento dei rami misti e il taglio delle branche esaurite per allungarne la vita produttiva.

Utilizzi Gastronomici

Oltre al vino aromatizzato alle visciole, vengono impiagate nelle marmellate e come frutti sciroppati.


AGRICOLTORI

Fattoria Villa Ligi

La storia dell’azienda della famiglia Tonelli inizia nel 1912 quando Antonio Tonelli inizia a vinificare i filari impiantati nelle vicinanze di Pergola. Oggi il lavoro è gestito da Francesco e dal figlio Stefano che hanno deciso di impegnarsi nel recupero dei vitigni autoctoni e proseguire con la tradizione del Vino di Visciole, vero simbolo enologico di Pergola.

Via Zoccolanti, 25/A Pergola (PU) 
Tel. 0721734351

AGRICOLTORI

Azienda Agricola Gentilini

L’Azienda Gentilini nasce nel lontano 1878 e da allora si è sempre distinta per le produzioni fortemente legate alle tipicità locali come il Vino di Visciole, il Miele e i derivati della frutta. Cesarino, Daniela e Lucia portano avanti oggi i valori familiari che distinguono l’azienda fin dalla sua nascita.

Loc. Serraspinosa, 65 Pergola (PU) 
Tel. 3392961931
http://www.visciolatagentilini.it


COSA VEDERE

Museo dei Bronzi Dorati

Il museo, situato nel trecentesco convento di San Giacomo a Pergola ospita i celebri Bronzi Dorati di epoca romana. Si tratta delle uniche sculture bronzee con doratura giunte fino a noi dall’antica Roma. Questo straordinario patrimonio venne rinvenuto nel 1946 da due contadini nella frazione di Cartoceto di Pergola, in una fossa dove fu sepolto probabilmente durante un saccheggio. La datazione colloca le sculture tra il primo secolo a.C. e il primo secolo d.C.. Il museo inoltre ospita dipinti, sculture e arredi della zona datati tra il XV secolo e il XVIII secolo oltre ad una ricca sezione numismatica.

COSA VEDERE

Monastero di Fonte Avellana

Il complesso monastico di Fonte Avellana è situato a circa 700 metri di quota tra i boschi alle pendici del Monte Catria. La sua fondazione risale al X secolo quando si hanno notizie di un primo eremo di Monaci Camaldolesi, forse fondato dallo stesso San Romualdo. Un notevole impulso alla crescita dell’abbazia fu dato da San Pier Damiani che qui fu priore nel 1043. Con il passare dei secoli Fonte Avellana divenne un prezioso centro di fede e cultura, prestigio testimoniato ancora oggi dalla preziosa biblioteca che raccoglie molti testi antichi e rari e dal meraviglioso scriptorium dell’XI secolo. Il monastero compare anche nella Divina Commedia, nell’XXI Canto del Paradiso, citato da Dante Alighieri che qui soggiornò come ospite.

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Visciola di Cantiano

Conosciuta e coltivata nelle aree appenniniche fin dal 1500 deve il suo nome al termine longobardo Wihsil. Nell’area di Cantiano già negli anni 70 era impiegata nella trasformazione da parte di varie ditte che la utilizzavano per la preparazione di sciroppi. Studi recenti hanno evidenziato notevoli proprietà antinfiammatorie delle visciole e l’elevata presenza di sorbitolo ne fanno un frutto adatto anche ai diabetici.

Descrizione

Caratteristiche

Albero a media vigoria e portamento espanso, la fioritura è tardiva così come la maturazione dei frutti. Questi sono di piccole dimensioni, di forma reniforme e oblata. La buccia è di colore rosso scuro così come la polpa e il succo che ne deriva.

Coltivazione

Varietà idonea alla media e alta collina e alla montagna anche su terreni poveri e scarsamente irrigati. Non raggiungendo dimensioni di primaria grandezza la pianta è adatta a forme di allevamento libere contenute dalla potatura.

Utilizzo Gastronomico

La visciola presenta una grande versatilità alla trasformazione e conservazione. Tradizionalmente si mantiene sciroppata in barattoli con aggiunta di zucchero lasciati maturare al sole. Viene impiegata anche per la produzione del tipico vino aromatizzato e per le confetture. Di recente si è apprezzato il sui utilizzo anche per liquori e distillati.

AGRICOLTORI

Azienda Agricola Morello Austera

L’Azienda copre un territorio di circa 11 ettari nel territorio di Cantiano prevalentemente coltivati a visciole con cui si realizzano i prodotti della tradizione locale. Dal vino aromatizzato alle visciole sciroppata fino alle confetture. La vendita avviene in azienda o presso i rivenditori della zona. Loc. San Rocco Meleta, 12 Cantiano (PU) Tel. 0721789235 https://www.morelloaustera.com/

AGRICOLTORI

Azienda Agricola Poveromo Paola

L’azienda trasforma con metodi artigianali i prodotti coltivati alle pendici del monte Catria nel territorio di Cantiano. La produzione principale riguarda i trasformati a base di visciole come il vino aromatizzato e le confetture ma tra i prodotti aziendali ci sono anche miele, olio, succhi di frutta e confetture varie. La vendita avviene prevalentemente sul posto o nei mercati della zona. Loc. Fossato, Cantiano (PU) Tel. 3298049642 https://www.facebook.com/azienda.agricola.poveromo.paola/

Ciliegia Ocola di Cantiano

Varietà diffusa nel comune di Cantiano e nelle zone limitrofe comprendenti anche i crinali umbri intorno a Gubbio. Oggi la sua coltivazione è affidata prevalentemente agli orti familiari e impiegata per l’autoconsumo. Il nome deriva dalla sua forma umbonata che ricorda il collo d’oca oltre che dal colore, più arancione che rosso a ricordare appunto il becco del volatile.

Descrizione

Caratteristiche

L’albero è di elevata vigoria, espanso. Le foglie sono medie , di forma ellittica, margine seghettato. I fiori sono larghi e con petali obovati. Il frutto ha dimensioni medie, cordato con estremità pistillare appuntita, umbonata, la buccia è gialla con sfumature rosse e molte lenticelle. La polpa è di colore giallo chiaro con consistenza media e spiccata dolcezza.

Coltivazione

La fioritura tardiva la rende molto adatta alle zone montane con climi rigidi.

Utilizzo Gastronomico

Si tratta di una varietà poco adatta alla conservazione e alla manipolazione. Per questo viene consumata prevalentemente fresca.

AGRICOLTORI

Carpineti Cesira

Agricoltore hobbista presso cui è stata reperita la varietà Ciliegia Ocola.