STORIA

La zona di origine è sconosciuta ma molti aspetti fanno pensare ad una vicinanza genetica con la varietà “Citrulara” presente in Puglia e Calabria.

Oggi è certamente diffusa nell’area marchigiana e abruzzese ed in particolare nell’area del Conero è presente sia nel tratto costiero che in quello collinare. Conosciuta dai coltivatori come una delle varietà presenti da sempre nella zona.

UTILIZZI GASTRONOMICI

Si consuma fresco in prevalenza ma presenta una buona resistenza alla manipolazione.

DESCRIZIONE MORFOLOGICA

Albero di scarsa vigoria e portamento semieretto con chioma poco compatta; rami di un anno ricurvi e sottili. La foglia adulta è palmatopartita, da tri a pentalobata con lobo centrale pronunciato e pentagonale. Il frutto è di colore di fondo viola scuro-vinoso più marcato sulle costolature; piriforme allungato dal peso variabile da 100 a 120 grammi. La polpa è granata con sapore intenso e liquido leggermente acidulo.

I CUSTODI

Marconi Carlo, Baldoni Alfeo, Richard Leo, Santinelli Leonardo, Pierino Stecconi, Massino Bolognini

Le aziende agricole e gli hobbisti coltivano da sempre le antiche varietà di fichi autoctoni che poi vengono venduti sul posto o conferiti ai mercati locali.

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